L'Uno detto Dio

Vittorio Marchi, L’Uno detto Dio, Macro Edizioni, Diegaro di Cesena, 2006.

Vittorio Marchi, insegnante di Fisica e ricercatore, è nato a Roma il 30 luglio 1938.

Siamo davvero convinti di essere solo un aggregato di cellule, o siamo qualcosa di più? La morte ha un ruolo? E' necessaria? Chi muore? Siamo sicuri di morire?
Chi si pone queste domande è un ricercatore, insegnante di fisica, compagno di stanza e di studi di Enrico Fermi.
Ed è affidandosi all'attuale sviluppo del contesto scientifico che l'autore mette a disposizione informazioni e strumenti per lo scioglimento di convinzioni e credenze che alla luce della " nuova scienza " non appaiono più così ineccepibili.

Per dirla con l'autore si tratta di: "un viaggio analitico attraverso scienza e coscienza che si propone di sondare l'esperienze degli astronauti della scienza del mondo occidentale e quelle degli psiconauti della coscienza del mondo orientale, così inconsapevolmente vicini ... E chi li ha ravvicinati? Le ultime scoperte della fisica quantistica".
Sapevate per esempio che i quanti sono particelle quando li guardiamo e onde quando non li guardiamo?
Le proprietà di una particella non esistono finché non sono osservate.
Può un fisico che si occupa del visibile arrivare a cogliere ciò che coglie il mistico, che indaga l'invisibile?
Questo libro è la prova comprensibile che non si tratta più di scegliere e dividere, ma di armonizzare.
TUTTO È UNO. "Tu sei il mondo!" dicono i saggi.
Ebbene lo afferma anche il principio fisico della simmetria assoluta, "Se effettivamente vogliamo un mondo migliore, nel bene e nel male, dobbiamo incominciare a capire che nessuno può sfuggire ala sua legge: quel mondo siamo noi".